Diritto e democrazia (e guerra civile Italiana)

La democrazia si fonda sul diritto. È il diritto che – infatti – regola le relazioni umane, tutelando le libertà fondamentali di ciascuno.

Ma è sempre proprio così? In base a quanto sta avvenendo in Italia, sembra che a chi detiene il Potere, attraverso una modulazione del diritto, sia consentito di sospendere talune suddette libertà.

Per cui la percezione della democrazia è sempre soggettiva: lo è sempre per la maggioranza, quasi mai per la minoranza. A dire la verità, quando si sospende la carta costituzionale di uno Stato che si vuol democratico, tale semplificazione serve esclusivamente a chiamare democrazia ciò che è dittatura e a contenere sommosse popolari.

Il politicamente corretto

Mondo

La democrazia non va mai confusa con la narrazione politica, con qualunque narrazione, di destra, di sinistra, di centro. Sempre per amor di verità, nel mondo predomina il politicamente corretto dei compagni, ovvero l’antifascismo, e tutto ciò che si oppone al racconto ufficiale è genericamente fascismo.

In sostanza, per il pensiero dominante, antifascismo e fascismo si rivelano l’uno lo specchio dell’altro.

In forza di quanto affermato sinora, la sospensione di molti dei diritti costituzionali rappresenta un evidente abuso di Potere, aggravato dallo strumento utilizzato, cioè il DPCM.

Questa modalità di decretazione conferisce pieni Poteri ad una sola figura istituzionale, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, e infligge una grave lacerazione alla democrazia italiana.

In punta di diritto, ciò è inattaccabile perché c’è un voto del Parlamento che, per la gestione dell’emergenza, concede questa piena agilità decisionale al capo del governo.

Sul piano sostanziale, tuttavia, anche per il prolungarsi (cercato o effettivo) della crisi, piaccia o no, si sta instaurando un regime progressivamente sempre più totalitario che, in mano alla sinistra, desta giustificata paura.

L’eterna vocazione della sinistra a controllare le masse, ad educare il popolo, a “prendersi cura” dei cittadini, in uno scenario del genere, non lascia dormire sonni tranquilli.

Un pensiero “peccaminoso” nel sottoscritto. Non si starà concludendo la lunghissima guerra civile italiana?

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