Due parole sull’assalto alla CGIL

«(…) I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza».

Questo è uno stralcio, il più significativo, della nota con cui il banchiere (pro-tempore Presidente del Consiglio) esprime la piena solidarietà verso la CGIL per il vile attacco “fascista”.

Basterebbero queste parole per capire l’enorme presa per il culo in corso.

Certamente la violenza va sempre condannata con fermezza, ma quella avvenuta ieri a Roma nasce dalla resistenza antifascista perché è il sindacato che sta per avallare e permettere la più vergognosa e fascista discriminazione fra i lavoratori.

I fascisti sono quelli che stamattina danno sfogo alla consueta retorica antifascista per un attacco che peraltro è stato scagliato verso beni materiali.

Beni materiali che il sindacato ha acquistato anche con il denaro dei laboratori che non intendono piegarsi alla logica nazista della certificazione verde.

Invece dello scioglimento di Forza Nuova, bisognerebbe procedere allo smantellamento della Triplice, con la relativa restituzione del mal tolto ai laboratori.

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