Quella garanzia (metaforica) del banchiere
Grazie al green pass,, «gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività,(…), con la garanzia però di ritrovarsi fra persone che non sono comtagiose».
Fare una attenta esegesi di questa celebre, e tanto evocata in questi giorni, affermazione di Mario Draghi è fondamentale per capire le reali intenzioni di coloro che ci governano.
Già nel luglio scorso dedicai un post a questa importante esternazione del banchiere, evidenziandone la menzogna.
In verità, alla luce degli ultimi decreti per la lotta al Covid-19 del governo di Mario Draghi, bisogna cogliere il senso metaforico di quella «garanzia».
Per cui nessuna menzogna, ma casomai un fosco e terrificante avvertimento: è la libertà, non la salute, a dover essere costantemente “sanata” attraverso il green pass.
A questo punto, è del tutto evidente che la vaccinazione, con la sua vacillante efficacia, e meramente funzionale al rilascio del lasciapassare verde.
Del resto, i vaccini sono progettati non per immunizzare, ma per evitare l’esito nefasto della malattia.
Lo scopo ultimo è il controllo totale della popolazione mondiale e, quindi, la fine del diritto.
Sia chiaro che è la democrazia stessa che, nel suo destino ultimo, contempla il proprio suicidio. Il diritto muore suicida per il semplice fatto che la natura umana non necessita di legislazioni.
